07/04/14

SMASHING PUMPKINS - "Bullet with butterfly wings"

                      

 "La rabbia serve a renderti efficiente. Questa è la sua funzione per la sopravvivenza. Ecco perché ti                                                                          è stata data".(Philip Roth, "Ho sposato un comunista")




Per la rubrica "S.D.M." (Storia Della Musica) andremo ad analizzare una delle canzoni più rappresentative degli anni '90.

         E' il 1995. Il rock sta ancora celebrando il funerale del suo ultimo eroe, Kurt Cobain, di cui permangono tracce qua e là in numerosissime band. Il Seattle Sound ancora serpeggia lentamente.
Muove quelli che probabilmente saranno i suoi ultimi vagiti. E' in questo contesto che bisogna pensare a "Bullet with butterfly wings", arrivata come un fulmine a ciel sereno a scuotere i cuori e le menti di quegli adolescenti che avevano ancora fame di grunge. Anche se poi, probabilmente, molti di loro saranno rimasti delusi nell'ascoltare l'intero lavoro in cui la canzone è contenuta, il doppio album "Mellon Collie and the Infinite Sadness", opera varia e ricca di fervore creativo attinto da generi musicali molto diversi tra loro e in verità non sempre riuscita.

         Oppure Bullet with sarà stata solo la spinta propulsiva per legarsi alle zucche di Corgan.

         Questa canzone, che è tutto un susseguirsi di turbamenti rabbiosi, i quali dapprima strisciano sinuosamente tramite la voce nasale e pungente di Billy Corgan, e poi nel ritornello esplodono con forza: "Despite all my rage I'm still just a rat in a cage" ("nonostante tutta la mia rabbia/ sono soltanto un topo in gabbia").  Niente di più nirvaniano: il dinamismo tra strofe basse e ritornello forte è tipico della band di Cobain (a sua volta un prestito dai Pixies), così come il desiderio di rivalsa nei confronti di un mondo assetato di dolore e convenzionalismo. 




         Infatti, ancora più rappresentativo del ritornello, è la frase con cui la canzone attacca: "the world is a vampire". Il mondo è un vampiro. Corgan ha dichiarato che già ai tempi di "Siamese Dream" (1993) la band  si era trovata a suonare la parte "the world is a vampire" all'infinito e che da qualche parte dovrebbe addirittura esserci una registrazione [¹]. La frase, pronunciata dal cantante, che nel video appare con i capelli nero corvino (eh sì, ancora non li aveva rasati!), i denti rientrati in primo piano e la maglietta nera con la scritta argentata "Zero", assume ancora più credibilità e compiutezza. Il tutto dimenandosi tra smorfie di collera e un immaginario negativo che nel video sa tremendamente di schiavismo, con quei minatori i cui corpi scheletrici sono imbrattati di nero, complice il regista Samuel Bayer che s'era ispirato alle opere del fotografo brasiliano Sebastiao Salgado.

         I numeri per un successo planetario ci sono tutti. Ma forse nessuno, tranne l'ego sconfinato di Corgan, avrebbe potuto immaginare che "Bullet with butterfly wings" sarebbe potuto diventare un vero e proprio inno generazionale. Al pari di "Smell like teen spirit" dei NirvanaStesso profumo di gioventù. Stessa puzza di paura. 
         Molto simili le urla che si crogiolano nella propria solitudine. Più disperate quelle di Cobain; sono quelle di qualcuno che non ha nulla da perdere e che canta per sé. Più vanesie quelle di Corgan, che sul finale si concede un delirio quasi mistico di collegamenti tra il suo sentirsi fuori dalla gabbia pur avendo la consapevolezza di esserci dentro, e l'unicità di Gesù, "l'unico figlio per te". 



                      (07/04/14)


[¹] fonte: "King B's, Guitar World", 1997.

1 commento:

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