28/10/13

TOP TEN LOU REED



"Non ho più nome nè sorte/tra gli uomini; ma il mio nome/è Meriggio. In tutto io vivo/tacito come la Morte./ E la mia vita è divina."
(G. d'Annunzio, "Meriggio")



         Che Lou Reed sia un'icona imprescindibile della storia del rock questo si sapeva già da tempo. A partire dalla sua esperienza con i Velvet Underground, probabilmente la band più innovativa e influente della storia insieme ai Pink Floyd.
La carriera solista di Lou Reed inizia in modo non troppo brillante nel 1972 per poi andare man mano ad espandersi, sempre in direzioni diverse ma secondo un'estetica coerente, scorrendo impetuosa tra capolavori di un eclettismo violento e senza confini di sperimentazione e bellezza.
         Poche ore fa ci è giunta, tramite il magazine "Rolling Stone", la notizia della sua morte. Aveva 71 anni e aveva di recente subito un trapianto di fegato.
         Questo vuole essere un omaggio alla sua poetica musicale e alla sua figura di musicista umile ed eroica, attraverso alcune delle sue migliori canzoni:

1) "Berlin" (da "Berlin", 1973)
2) "Perfect Day" (da "Transformer", 1972)
3) "Ecstasy" (da "Ecstasy", 2000)
4) "What's good?" (da "Magic and loss", 1992)
5) "Kill your sons" (da "Sally can't dance, 1974)
6) "Coney Island Baby" (da "Coney Island Baby", 1976)
7) "My house" (da "The Blue Mask", 1982)
8) "Satellite of love" (da "Transformer", 1972)
9)"Walk on the wild side" (da "Transformer", 1972)
10)"Vicious" (da "Transformer", 1972)



                                       (28/10/2013)



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1 commento:

  1. Una grande personalità dell'universo musicale, un minimalista pregno d'innovazioni e di una originalità finemente sorprendente. Giuseppe

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