11/02/15

Le pagelle di SANREMO 2015 (Concorrenti e ospiti) - Prima Serata




Entriamo subito nel vivo con le pagelle di questa prima serata...

CHIARA - "Straordinario". Di giallo vestita, la Galiazzo inaugura questo Festival. Il pianoforte inquieto, la storia di un amore che cade e risorge nel corso degli anni, non ci consegnano niente di nuovo,
ma questa è la prima volta che Chiara ha la possibilità di far valere la sua forza interpretativa. E lo fa emozionandosi ed emozionando. Finalmente.
VOTO: 5.5

GIANLUCA GRIGNANI - "Sogni Infranti". Il rock italiano, nella sua accezione mainstream, è una bella storia che ci raccontano radio e social network. Di fatto, non esiste. Vasco Rossi, Ligabue, Grignani...il nulla costruito su una fioca schitarrata che, nella concezione dei suddetti, basterebbe a legittimarli come "rocker". Ma non funziona così. Grignani: solita melodia, voce tremula e imprecisa. Testo non pervenuto.
VOTO: 3 


ALEX BRITTI - "Un attimo importante". Ogni volta che Britti sale su un palco proponendo un suo brano, la domanda è sempre la stessa: ma se è uno dei migliori chitarristi italiani, come si dice, perché non ha continuato a fare il chitarrista? E invece no, ha deciso di mettersi a scrivere stornelli. Poco importa, tanto siamo troppo distratti dalla sua abbronzatura artificiale.
VOTO: 2


MALIKA AYANE - "Adesso è qui". Anche stavolta niente di nuovo, ma Malika ha tanto mestiere dalla sua parte.
VOTO: 5




Arriva Tiziano Ferro e ci propina un medley dei suoi successi, prima di arrivare al vero obiettivo dell'ospitata: promuovere il nuovo singolo. Ma la cosa inquietante è accorgersi di conoscere ogni suo tormentone pur non avendo mai ascoltato Ferro. Magie del marketing.
VOTO: 5




DEAR JACK - "Il mondo esplode tranne noi". L'assolo che neanche Slash dopo una sbronza apocalittica non è la cosa peggiore di questo pezzo, e già questo è tutto un dire. Brano a là Modà (vera testa pensante dietro il progetto dei giovinotti), qualche sviolinata per assecondare il romanticismo spicciolo del testo e via, le ragazzine possono andare a dormire adesso.
VOTO: 2


LARA FABIAN - "Voce". Canzone vecchia, vecchio stile, vecchio tutto. Lei canta bene, questo si sa e si sente, ma qui sembra la versione triste di Celine Dion. Bocciata. 
VOTO: 4


*Intermezzo di Albano e Romina, scongelati per l'occasione*


NEK - "Fatti avanti amore". E' dai tempi di "Laura non c'è" che Nek canta sempre la stessa canzone, e neanche stavolta si è smentito. Qualcuno aveva dubbi? 
VOTO: 3




GRAZIA DI MICHELE E MAURO CORUZZI - "Io sono una finestra". La si potrebbe tacciare di pretenziosità ma questo significherebbe fermarsi alle apparenze: a questo pezzo va riconosciuto uno sforzo di comunicazione non indifferente. Le parole si sciolgono elegantemente l'una di seguito all'altra, regalando un testo come non se ne vedevano da tempo a Sanremo. Su una tematica delicata come la discriminazione se ne è parlato tanto e cadere nel già sentito, nelle banalità e nel buonismo  sarebbe stato davvero facile. A chi si aspettava una trashata, la Di Michele e Mauro Coruzzi, qui spoglio della sua ingombrante maschera Platinette, regalano invece un'inaspettata lezione di signorilità lessicale ed intensità emotiva.
VOTO: 7


ANNALISA - "Una finestra tra le stelle". Il premio per il miglior talento sprecato va a lei. Annalisa era riuscita a prendere quota e a guadagnare una certa indipendenza da casa De Filippi con l'album "Non so ballare" del 2013, il quale poteva fregiarsi di pezzi di un certo spessore: primo tra tutti la ballata naif "Alice e il blu", la boutade "Io tu e noi" e il singolo frizzantino presentato a Sanremo l'anno scorso, "Scintille". Inversione di marcia per la cantante quest'anno, che ha deciso di affidarsi a Kekko dei Modà, produttore del suo prossimo disco. Francesco Silvestre firma anche questa ballatona melensa e tutta in salita, ma la voce cristallina di Annalisa e la sua interpretazione conferiscono un'intensità e una bellezza che ontologicamente non apparterrebbero al brano. La Scarrone ha compiuto, dunque, il miracolo: è riusciuta a conferire carattere personale a "Una finestra tra le stelle", così noi possiamo ascoltarla e apprezzarla senza troppi sensi di colpa. O fingendo di non capire le parole.
VOTO: 6


NESLI - "Buona fortuna amore". Il rapper si imborghesisce per l'occasione e propone un brano che più sanremese non si può. Nonostante l'interpretazione sentita, il pezzo è troppo banale per poter ambire alla sufficienza.
VOTO: 4




Ospiti stranieri gli Imagine Dragons, che regalano un'esibizione misurata ed intensa del loro grandissimo successo "Demons", riuscendo nel risultato di proporre una versione live nettamente superiore a quella registrata in studio. La successiva "I bet my life" ci ricorda che nel mondo va ancora di moda questo stantio folk-pop allegrotto e la cosa mi provoca un becero fastidio che cerco di tenere a bada. Anche perché a Sanremo è sempre così: chiunque sia l'ospite straniero, la sua immagine risulta accresciuta positivamente dal confronto con i partecipanti alla kermesse.
Il pubblico comunque batte le mani a ritmo, non ci si crede.
VOTO: 6.5



A domani, con le pagelle della seconda serata!

(11/02/15)


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